Valigie, borse, zaini, scatole abbandonate.
Smarrite volontariamente o involontariamente da chissà chi e chissà perché.
Semplici oggetti smarriti oppure qualcosa di più?

Curiosità e attenzione vengono in modo "ipocondriaco" e automatico stimolate e per prima cosa esploriamo il contenuto degli oggetti con la fantasia.

...una bomba, un cadavere!
Sicuramente le prime ipotesi.
Qualcuno vuole fare esplodere il treno su cui stiamo viaggiando o il supermercato nel quale ci troviamo; oppure, qualcuno vuole sbarazzarsi della moglie o del vicino di casa e ne ha abbandonato il corpo in quella grande valigia vicino al W.C. dell' autogrill.

Serial killers, terroristi, bombaroli da supermercato sono agli apici delle cronache e banali contenitori figurano spesso al centro delle loro azioni.
In questo senso, la narrativa contemporanea, il cinema e i media hanno contribuito a creare dei luoghi comuni nell'immaginario collettivo che ci hanno reso palesemente succubi e che guidano quasi sarcasticamente le nostre fantasie.

[warning#2 (2005)]   
Un ammasso di bagagli dal contenuto ambiguo, come se fossero stivati in un deposito d'aeroporto.
Un segnale monolitico al centro, che funge da elemento convogliante o da semplice punto d'appoggio.

[warning#1 (2004)]  
In un percorso "mimetico" sono stati abbandonati alcuni bagagli e ne è stato volontariamente codificato il contenuto "criminale" quasi come fossero packaging tipici, idonei e consoni.
Una parete/istruzioni d'uso, riproducente la planimetria architettonica dell'ambiente, ne indica i posizionamenti all' interno dello spazio espositivo, come una sorta di caccia al tesoro, che segue i crismi grafici e iconografici dei percorsi segnaletici.